Ingredienti
1 Kg di farina
2 teste (cespi) di scalora riccia
lievito
1 etto di acciughe salate
400 gr di formaggio filante meglio scamozza o galbanino
4 pomodoro per salsa
olio di oliva
pepe nero macinato e sale
come si cucina
Impastare la farina versando lentamente acqua calda,i nsieme a 2 cucchiai di olio ,sale e il lievito sciolto.
Avvolgere la pasta cosi preparata in un tovagliolo spolverato con della farina e riporre l'involto dentro indumenti di lana o sotto le coperte per almeno mezz'ora per favorire cosi la fermentazione.
Lavare, ed asciugare la scalora ,ridurla a pezzetti
lavare le acciughe per liberarli bene dal sale togliendo la spina e rompendoli a pezzetti.
Appena la pasta gonfia, perchè ben lievitata, dividerla in blocchetti, spianare questi blocchetti su una superficie ben levigata servendosi di un mattarello, per ottenere una sfoglia di circa 1/2 cm di sp e del diametro di un piatto.
Aggiungere posizionando su un lato della sfoglia la scalora a mucchietto insieme alla scamozza a dadini , il pomodoro a pezzi e le acciughe aggingere infine l'olio e il pepe nero.
Piegare la metà libera della sfoglia per inglobare il ripieno ,facendola aderire con i margini opposti aiutandosi con la pressione delle delle dita o con una forchetta.
Procedere in queso modo fino a consumare tutta la pasta e sistemando i pitoni chiusi, a parte su una tovaglia.
Friggere i pitoni in padella con olio abbondante a fuoco moderato rigirandoli per dare una doratura uniforme e non farli aderire.
Tolti dalla padella sistemarali a strati su fogli assorbenti per togliere l'olio fritto in eccesso.
Si possono cosumare caldi o anche o freddi secondo i gusti.
Si preparavano il giorno di san Giuseppe (19 marzo)
dell'Annunciazione (25 marzo) , il lunedi di Pasqua, la vigilia di Natale e il giorno di Santo Stefano. |
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